05-04-07
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La
danza movimento espressione e luci
Anna e
Giuseppina: dietro le quinte
Pur
nell’atteggiamento diverso, i corpi esprimono una vaga armonia. Alle
braccia, raccolte e protése all’ingiù, è affidato il compito di tradurre i
mòti segreti dell’anima.
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Bruna:
Cambré
Il corpo
arcuato a novanta gradi, nella snellezza delle linee, nella grazia
dell’atteggiamento, nella compostezza del volto, traduce all’esterno una
armonia ideale che è dote sicura dell’anima.
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Contemporanea: Ecarté da “Giulietta e Romeo”
La luce
esalta lo sforzo dei muscoli, il sorriso del volto denota l’appagamento
del cuore. Braccia e gambe disposte in singolare parallelismo animano
l’immagine di eterea levità.
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Contemporanea: da “Giulietta e Romeo” |
Cygni –
contemporanea – Barbara: Ecarté
La
bellezza di una danza si lega alle forme figurative del soggetto che
danza. Il corpo ubbidisce con dolcezza ai comandi del cuore, l’animo si
adagia appagato in quell’attimo di felicità.
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Cygni –
contemporanea: Barbara
Un
corpo, vago di forme, in parte nascosto dal buio, in parte illuminato. Se
il buio lascia intuire la bellezza nascosta, la luce ne evidenzia a pieno
lo splendore e la grazia.
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Cygni –
contemporanea – Marina e Rita
Sinfonie
di forme, identità di atteggiamento. Evidente dagli sguardi reciprocamente
fissi l’intento di rendere la bellezza viva e palpabile.
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Cygni –
tutù rosso: Barbara
Posizione di intimo raccoglimento. La fanciulla sembra nascondere, con
pudica semplicità, tutto ciò che di più caro custodisce il suo cuore.
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Giuseppina: luce dalla finestra
Nel
comporsi delle ombre e delle luci, l’immagine trasmette le vibrazioni
interiori. Lo sguardo intenso cerca un qualcosa che possa dare all’animo
pace e serenità.
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Grazia
Galante: dal “Bolero” di Ravel
La
staticità delle figure di base dà a quella centrale un senso di ascesa. La
fluidità delle vesti alitanti nel vuoto, la luce di fondo, il volto
radioso di quell’angelo umano conferiscono all’immagine una connotazione
ultraumana.
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Grazia
Galante: dal “Bolero” di Ravel
Una
bellezza risultante da dinamismo e da stasi. Le gambe ferme e divaricate,
le braccia dinamicamente protese, il volto delineato in una oscurità che
incombe compatta, danno all’immagine un senso di vaghezza misteriosa.
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Grazia
Galante: contemporanea
Immagine
di mirabile levità, in cui il soggetto sembra elevarsi verso sfere di
divina bellezza. Nel rilievo dei muscoli si coglie lo sforzo intenso del
suo librarsi leggero.
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