05-04-07
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Tigli innevati fiancheggiano un viale solitario. Attraverso la trama dei
rami appare un cielo gelido che, nella sua azzurrità, dà un brivido di
freddo a chi osserva con stupore.
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Il candore delle nevi
del Terminillo riflette il bagliore vivido della vetta. Più in basso,
molteplici luci danno vita a un paesaggio incantato che, nel grigio della
notte, accresce la suggestione di pacato mistero. |
Due cime lontane, stracci di nuvole vaganti nel cielo, un prato di fiori
che inneggia alla primavera. Il tempo silenzioso scandisce i suoi battiti,
la natura operosa segue i suoi ritmi, nel flusso eterno di una realtà
misteriosa. |
La
natura appare nella sua nuda essenzialità. Una groppa verdeggiante, una
cerchia sfumante di monti, un cielo tenue e lattiginoso. A tanta vastità
l’animo s’inchina e si sente piccino.
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Il
Santuario della Foresta e la valletta dove avvenne il miracolo dell’uva.
Il luogo appartato e riposante consente attimi di riflessione serena. Ad
occidente un angolo della Piana reatina nella sua evanescenza azzurrina.
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Un
angolo suggestivo del lago di Piediluco, una delle tante bellezze naturali
umbre e sabine. Lo specchio delle acque riflette l’ultima luce del giorno
che muore, mentre le sponde vanno imbrunendo di una oscurità vaga e
indistinta.
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Al
centro uno spumeggiare di acque, nell’aria un fragore di tuono, nel cuore
dell’osservatore un senso di stupore infinito. Ognuno sosta, attonito, di
fronte alla Cascata delle Marmore, spettacolo coinvolgente e grandioso.
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Una distesa di girasoli colora di giallo un
lembo della pianura. I capini dorati si
stringono fitti quasi a sostenersi l’un
l’altro. Una pioggia di luce li veste di
insolita vita.
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Un aspetto insolito del Terminillo con cime
tondeggianti e che offrono recessi di pace.
Anche il cielo, quasi sgombro di nubi, vuole
partecipare a quel momento felice.
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Bosco intenso di verde, campo
biondeggiante, cielo calmo e disteso. Il pioppo, svettante in primo piano,
silenzioso, sembra godere di quella vista
serena. |
Il fulgore di un sole al
tramonto e la notte che scende danno all’animo un’onda di diffusa mestizia.
Ma, domani, quell’astro
di fuoco dispenserà ancor la sua luce, che è vita.
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Un tiglio, nella veste autunnale, offre
l’ultimo bagliore delle sue foglie dorate, sotto i raggi del sole. Presto
rimarrà spoglio ed attenderà paziente i tepori della primavera. |
Abeti e cipressi attendono assorti il cadere
della notte; all’orizzonte un palpito di luce segna di un colore
cilestrino il contorno delle montagne. Una realtà che
scompare con la notte che incombe ma che apparirà domani nel suo vigore
erompente. |
Rami spogli, tronchi nerastri, cielo pallido
e nuvoloso. Intorno un silenzio che incombe.
Ma l’animo già si volge alla primavera lontana. |
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